Epigraphica 83, 2021
Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia 83, 2021
Il 28 ottobre a Bertinoro il direttore Attilio Mastino ha presentato il numero 83° del 2021 di “Epigraphica, periodico internazionale di Epigrafia”, fondato da Aristide Calderini nel 1939; datato a settembre 2021, pubblicato come di consueto dall’Editore F.lli Lega di Faenza. Era stata Angela Donati a chiamare Mastino e Maria Bollini a dirigere con lei dal 2010 la rivista; otto anni dopo, a seguito della sua scomparsa avvenuta il 13 ottobre 2018, anche per volontà dell’Editore e della Famiglia, dal numero 81° è stato nominato il nuovo direttore, con registrazione al Tribunale di Ravenna del I luglio 2019, con l’aiuto di Maria Bollini e Antonio Maria Corda. L’Editore Vittorio Lega si è dato molto da fare per l’uscita a Bologna di questo numero di Epigraphica, in occasione del convegno “L’iscrizione come strumento di integrazione culturale nella società romana” (Bertinoro 28-30 ottobre 2021) in memoria di Angela Donati: l’83° volume della serie è pieno di novità e di sorprese, grazie all’impegno del Comitato scientifico (Giulia Baratta, Alain Bresson, Francesca Cenerini, Paola Donati, Piergiorgio Floris, Antonio Ibba, Giovanni Marginesu, Marc Mayer, Stephen Mithchell, Paola Ruggeri, Antonio Sartori, Marjeta Šašel Kos, Manfred Schnmidt, Christian Witschell, Raimondo Zucca). E del Comitato d redazione composto da Tiziana Carboni, Simone Ciambelli, Valeria Cicala, Maria Bastiana Cocco, Federico Frasson, Daniela Rigato. L’Editore preannuncia una profonda riorganizzazione della Rivista e della Collana “Epigrafia e antichità”, anche col trasferimento imminente della proprietà e del legale rappresentante e con la pubblicazione on line dell’intera serie di 83 volumi di Epigraphica. Vogliamo ricordare il debito che la società scientifica ha contratto nei confronti di Giancarlo Susini e Angela Donati, la loro passione, la loro generosità, la loro disponibilità senza uguali, il magistero del loro insegnamento, la loro amicizia, che in qualche modo continua con le famiglie e gli allievi. Pensiamo che entrambi avrebbero gioito con noi per l’uscita di questo volume di Epigraphica che arriva a 670 pagine con gli interventi di 66 autori provenienti da dieci paesi, dall’Italia e San Marino, Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Finlandia, Polonia, Turchia, Canada, USA. In totale 36 articoli, 11 schede e notizie, 6 recensioni, le consuete Nouvelles Aiegl firmate dalla Presidente Silvia Orlandi e dalla Segretaria Generale Camilla Campedelli, i risultati della V edizione Premio Susini finanziato da Terra Italia presieduta da Cecilia Ricci, vinto da Hernán Gonzáles Bordas, con le segnalazioni per i bei volumi presentati da Simone Ciambelli e Chiara Cenati. La commissione giudicatrice per la V edizione era composta anche da Francesca Cenerini e da Silvia Giorcelli Bersani. Concludono l’opera l’elenco dei 66 collaboratori e i 48 titoli della Collana Epigrafia e antichità.
Emerge con prepotenza in queste pagine la ricchezza delle tante imprese scientifiche di Università, Soprintendenze, Centri di ricerca, Deputazioni di storia patria, musei, istituzioni che hanno preceduto e reso possibili questi interventi in Italia ma in tutto il Mediterraneo: scavi, indagini in depositi, archivi, collezioni private, biblioteche, attentissime verifiche filologiche ed epigrafiche, fondate sul metodo dell’autopsia dei documenti spesso dispersi, della ricerca dei testi collocati in collezioni o come le iscrizioni rupestri incatenate ad un territorio, ad un paesaggio e ad un ambiente; con l’utilizzo delle nuove tecnologie, delle ricostruzioni in 3D, del laser scanner; si riafferma la responsabilità dei singoli studiosi nello stabilire il testo, nel colmare le lacune, nel proporre confronti, con una maggiore o minore capacità di collegare spunti, idee, prospettive di ricerca, con un metodo che ha ormai caratteristiche di piena scientificità e che rende sempre più l’epigrafia una disciplina incardinata anche nell’ambito delle scienze sperimentali, per quanto radicata nelle scienze umanistiche. In questo volume si va dai decreti di Corinto prima della distruzione della città nel 146 a.C. al culto imperiale a Pergamon nell’età di Traiano, al Nord Africa, da Baeterrae in Narbonense a Sarmizegetusa in Dacia, e poi Huelva in Turdetania, Cascantum, Cordovilla de Aguilar in Hispania Citerior; in Betica a Gades e Santisteban del Puerto (Jaén). In Africa Proconsolare, Cartagine e Thignica. Il volume è dedicato in prevalenza all’Italia continentale con ampio spazio per Roma e Portus, ma con approfondimenti su tutte le regiones augustee, dal Latium et Campania con Napoli, Capua, Pompei fino alla Regio X e ad Aquileia. Non manca la Sicilia con Siracusa e Messana.